Michele Zizzari


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Sinossi delle opere

Agenda Resistente

di Michele Zizzari

Agenda Resistente – come si può già intuire dal titolo – è dedicata a tutti coloro che (ancora vivi o martiri) hanno preso parte alla Lotta Partigiana di Liberazione, e in particolare alle donne.

Di solito, in quasi tutti i grandi avvenimenti e rivolgimenti storici, sono gli uomini e i grandi condottieri ad assurgere come protagonisti e a essere ricordati come eroi, come se la Storia l’avessero fatta da soli.

Non è mai stato così, e la Lotta di Liberazione ha sfatato ancora una volta e con la forza e l’evidenza dei fatti questo assunto: non solo per l’enorme e straordinaria partecipazione popolare che l’ha caratterizzata, ma perché in quelle vicende proprio le donne hanno avuto un ruolo determinante, a ogni livello.

Di queste donne ho avuto l’onore e la gioia di conoscerne una: Maria, nome di battaglia di Elide Cenacchi, staffetta partigiana della Brigata che ha liberato Ravenna (quella guidata da Arrigo Boldrini detto Bulow) e moglie di Lino Bedeschi, uno degli attivisti politici romagnoli più coraggiosi e impegnati di quegli anni.

Elide ha oggi 95 anni compiuti e vive a Cervia, dove anch’io vivo. Gli anni - a parte i soliti acciacchi senili - non le hanno portato via niente, né dell’acume critico né del piglio battagliero né dello spirito ironico e propositivo che sempre l’hanno animata. Siamo subito diventati amici e per mesi ho ascoltato il suo affascinante racconto, rigorosamente in romagnolo. Alla sera faticavo parecchio per tradurlo in italiano. Non è stato facile per un napoletano. Ma mai mi è apparso così chiaro ciò che è accaduto in quegli anni. Il testo e la rappresentazione sono nati e cresciuti proprio così: dalle infinite chiacchierate, dall’inedito e casuale incontro tra una protagonista della Resistenza in Romagna e un vagabondo poeta napoletano di oggi.

Da una parte Elide, memoria vivente di eventi eccezionali, gran cuor di leone, intelligenza acuta, ironia e spirito ribelle, ma saggia. Dall’altra l’urgenza di chi vuole sapere e capire, e che per farlo ascolta e prova a rivivere attraverso il racconto la tragedia della guerra e l’esperienza della lotta, come un insegnamento della Storia, un monito per il presente e per tutti, visto che l’ingiustizia e la guerra non sono affatto scomparse dalla Terra.

Proprio per questo Agenda Resistente è anche dedicata a tutti quelli che nel mondo – ieri come oggi, in una maniera o nell’altra – hanno sopportato e sopportano gli stessi soprusi e hanno lottato e lottano per la giustizia, la pace e la libertà: perché “ribellarsi è giusto”, come diceva Sartre. Senza questo legame tra la memoria storica e il presente, la verità della la Lotta Partigiana rischia d’essere rimossa, e con lei i valori di cui si fece bandiera: diritti, giustizia e libertà. Soprattutto coi tempi che corrono, tra fascisti e affaristi che aspirano al governo, re corrotti rientranti, nuovi imperi, spietate guerre di conquista e criminalizzazione generalizzata del dissenso.

Certo, la poesia e il teatro possono fare fatica a trattare temi così grandi, a raccontare quella che è stata una vera epopea, ma a loro “spetta” tenere vivo quel legame e rinnovare il messaggio.

Ascoltando Elide ho potuto toccare con mano e con l’anima i sentimenti, le emozioni, la sofferenza, il sacrificio, la passione, gli ideali e le più profonde convinzioni di quella eroica generazione. Una generazione che non ha esitato a donare la propria giovinezza (e spesso la vita) per garantire a quella successiva un futuro di libertà. Quando leggo le date di nascita sulle lapidi di quelli impiccati o fucilati dai nazifascisti, resto ogni volta di sasso nello scoprire che avevano tutti poco meno o poco più di vent’anni.

Per tutto questo Agenda Resistente non può che essere un’opera impegnata, partigiana e resistente, nel senso che esprime un preciso giudizio (storico, umano e politico) sul fascismo, sul nazismo e sulle terribili conseguenze che la combinazione di questi due fenomeni ha purtroppo prodotto in Europa e nel mondo.

E lo fa attraverso il racconto di una testimone straordinaria, di una donna che ha vissuto sulla propria pelle prima il degrado e la repressione sociali imposti dal fascismo e poi la follia della guerra e dell’occupazione nazista; una donna prima protagonista nelle lotte sociali antifasciste e poi nella Resistenza.

Del resto la letteratura, il teatro, l’arte e gli artisti non sono né cose né persone a parte; ma hanno invece parecchio a che fare con la realtà, la società, la memoria e la vita.



Breve sinossi di

Agenda Resistente


L’opera narra di Elide Cenacchi (staffetta partigiana della Brigata di Arrigo Boldrini che liberò Ravenna dai nazifascisti) e dell’incontro che lei - ultra 90enne - ha con l’autore napoletano Michele Zizzari, che nell’opera è un errabondo e giovane poeta. Tra i due nasce una profonda amicizia, che dà vita a un intenso confronto culturale e generazionale. Tra chi fu testimone e protagonista di un’eroica lotta di liberazione e chi oggi fa i conti con una realtà che sembra rimuovere e mettere in discussione i valori fondanti di quella lotta e della stessa democrazia. Attraverso il vissuto di Elide emergono le motivazioni e il senso di quell’esperienza e il grande contributo che le donne dettero e continuano a dare in generale all’emancipazione umana. Mentre Elide - con il suo spirito positivo e ironico - mette in risalto gli aspetti più umani e divertenti di quelle vicende, il giovane - rivedendosi in quei ragazzi che rinunciarono alla giovinezza e alla vita - ne rivive il dramma, in una sorta di surreale dissolvenza storica e temporale, che fa riemergere fatti, luoghi, canti e briganti napoletani, partigiani romagnoli e canzoni della resistenza interpretate da autori contemporanei.

L’opera è andata in scena numerose volte nei teatri dell’Emilia-Romagna, con grande successo di pubblico e di critica, e recensita dai massimi quotidiani della regione come il Resto del Carlino, il Corriere e la Voce di Romagna.

Tanto che è stata scelta per le rappresentazioni del 60° anniversario della Liberazione al Testoni di Bologna e a Brisighella dove è stata data alla presenza della Brigata Maiella e per l’edizione 2007 della rassegna nazionale di Teatro Civile promosso dal Teatro Bonci di Cesena e dalla Fondazione Emilia Romagna Teatri.

Agenda Resistente è stata rappresentata:
Agenda Resistente è stata rappresentata a Cervia; a Solarolo; al "Grand'Ostello Occupato" di Rimini; nei Centri Sociali Occupati di Bologna; al Capolinea di Faenza; all'Aula Santa Caterina di Forlì; al Dulcamara di Ozzano d'Emilia; al Teatro Testoni di Bologna e a Brisighella per il
60° anniversario della Liberazione; al Circolo Arci Tam Tam e al Chiostro San Francesco di Cesena per la Rassegna Nazionale 2007 di Teatro Civile promossa dal Teatro Bonci; nel 2009 in piazza Garibaldi a Cervia per l'iniziativa Pace sotto le stelle promossa da Emergency e dal Comune di Cervia e nel 2011 al Teatro Petrella di Longiano.


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