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Agenda Resistente
Agenda Resistente – come si può già intuire dal titolo – è dedicata a tutti coloro che (ancora vivi o martiri) hanno preso parte alla Lotta Partigiana di Liberazione, e in particolare alle donne.
Di solito, in quasi tutti i grandi avvenimenti e rivolgimenti storici, sono gli uomini e i grandi condottieri ad assurgere come protagonisti e a essere ricordati come eroi, come se la Storia l’avessero fatta da soli.
Non è mai stato così, e la Lotta di Liberazione ha sfatato ancora una volta e con la forza e l’evidenza dei fatti questo assunto: non solo per l’enorme e straordinaria partecipazione popolare che l’ha caratterizzata, ma perché in quelle vicende proprio le donne hanno avuto un ruolo determinante, a ogni livello.
Di queste donne ho avuto l’onore e la gioia di conoscerne una: Maria, nome di battaglia di Elide Cenacchi, staffetta partigiana della Brigata che ha liberato Ravenna (quella guidata da Arrigo Boldrini detto Bulow) e moglie di Lino Bedeschi, uno degli attivisti politici romagnoli più coraggiosi e impegnati di quegli anni.
Elide (nata a Conselice, dove già nel 1932 fu arrestata per aver organizzato lotte e scioperi con le mondine delle risaie) è poi vissuta a Cervia, dove anch’io vivo. Una donna straordinaria che per una vita intera ha saputo essere un esempio vivente. Nel 2013 ci ha purtroppo lasciati, a 101 anni, salutata da un fiume di persone commosse e affezionate e da un solenne messaggio del Presidente della Repubblica.
Gli anni -
Da una parte Elide, memoria vivente di eventi eccezionali, gran cuor di leone, intelligenza acuta, ironia e spirito ribelle, ma saggia. Dall’altra l’urgenza di chi vuole sapere e capire, e che per farlo ascolta e prova a rivivere attraverso il racconto la tragedia della guerra e l’esperienza della lotta, come un insegnamento della Storia, un monito per il presente e per tutti, visto che l’ingiustizia e la guerra non sono affatto scomparse dalla Terra.
Proprio per questo Agenda Resistente è anche dedicata a tutti quelli che nel mondo – ieri come oggi, in una maniera o nell’altra – hanno sopportato e sopportano gli stessi soprusi e hanno lottato e lottano per la giustizia, la pace e la libertà: perché “ribellarsi è giusto”, come diceva Sartre. Senza questo legame tra la memoria storica e il presente, la verità della la Lotta Partigiana rischia d’essere rimossa, e con lei i valori di cui si fece bandiera: diritti, giustizia e libertà. Soprattutto coi tempi che corrono, tra fascisti e affaristi che aspirano al governo, re corrotti rientranti, nuovi imperi, spietate guerre di conquista e criminalizzazione generalizzata del dissenso.
Certo, la poesia e il teatro possono fare fatica a trattare temi così grandi, a raccontare quella che è stata una vera epopea, ma a loro “spetta” tenere vivo quel legame e rinnovare il messaggio.
Ascoltando Elide ho potuto toccare con mano e con l’anima i sentimenti, le emozioni, la sofferenza, il sacrificio, la passione, gli ideali e le più profonde convinzioni di quella eroica generazione. Una generazione che non ha esitato a donare la propria giovinezza (e spesso la vita) per garantire a quella successiva un futuro di libertà. Quando leggo le date di nascita sulle lapidi di quelli impiccati o fucilati dai nazifascisti, resto ogni volta di sasso nello scoprire che avevano tutti poco meno o poco più di vent’anni.
Per tutto questo Agenda Resistente non può che essere un’opera impegnata, partigiana e resistente, nel senso che esprime un preciso giudizio (storico, umano e politico) sul fascismo, sul nazismo e sulle terribili conseguenze che la combinazione di questi due fenomeni ha purtroppo prodotto in Europa e nel mondo.
E lo fa attraverso il racconto di una testimone straordinaria, di una donna che ha vissuto sulla propria pelle prima il degrado e la repressione sociali imposti dal fascismo e poi la follia della guerra e dell’occupazione nazista; una donna prima protagonista nelle lotte sociali antifasciste e poi nella Resistenza.
Del resto la letteratura, il teatro, l’arte e gli artisti non sono né cose né persone a parte; ma hanno invece parecchio a che fare con la realtà, la società, la memoria e la vita.
Agenda Resistente
L’opera narra di Elide Cenacchi (staffetta partigiana della Brigata di Arrigo Boldrini che liberò Ravenna dai nazifascisti) e dell’incontro che lei -
L’opera è andata in scena numerose volte nei teatri dell’Emilia-
Agenda Resistente è stata rappresentata a Cervia; a Solarolo; al "Grand'Ostello Occupato" di Rimini; nei Centri Sociali Occupati di Bologna; al Capolinea di Faenza; all'Aula Santa Caterina di Forlì; al Dulcamara di Ozzano d'Emilia; al Teatro Testoni di Bologna e a Brisighella per il 60° anniversario della Liberazione; al Circolo Arci Tam Tam e al Chiostro San Francesco di Cesena per la Rassegna Nazionale 2007 di Teatro Civile promossa dalla Fondazione Teatro Emilia Romagna, dal Comune e dal Teatro Bonci di Cesena; nel 2009 in piazza Garibaldi a Cervia per l'iniziativa Pace sotto le stelle promossa da Emergency e dal Comune di Cervia; nel 2011 al Teatro Petrella di Longiano; al Teatro Comunale di Mercato Saraceno e al Teatro Comunale di Conselice per le Celebrazioni del 25 Aprile 2014 e per la 7a edizione dell’iniziativa promossa da Comune, Regione Emilia Romagna, Federazione Nazionale della Stampa e Ordine dei Giornalisti sulla Libertà di Stampa; nel 2015 al Teatro Comunale di Cervia per l'Anniversario della Liberazione della Città; nel 2016 al Teatro Comunale di Gambettola; nel 2017 alla 14° edizione dell’iniziativa Nel Senio della Memoria promossa dal Centro di Produzione e Ricerca Primola di Cotignola e nel 2018 alla 22a edizione del Giardino della Poesia di San Mauro Pascoli, mentre una sua nuova versione dal titolo L'Elide ribelle all’Istituto Storico della Resistenza di Forlì e al Parco della Pace e della Resistenza di Pieve di Rivoschio di Forlì-