Futuro Fritto
Futuro Fritto è lo sfogo - prima ironico e poi aggressivo e provocatorio - di un poeta di strada, per metà barbone e per metà profeta, che dorme in un cartone di lato a un garage che un ragazzo usa come sala prove e che viene svegliato dalla musica lancinante della sua chitarra elettrica.
Destatosi, comincia a raccontare - in chiave comica e bevendo a gran sorsate un intero fiasco di vino rosso - di favole metropolitane parecchio divertenti che alludono alla dura selezione naturale tra uomini e animali della vita tipica e stressante delle megalopoli contemporanee.
Una volta ubriaco subisce però una metamorfosi: il poeta-barbone si trasforma in un lupo mannaro seminudo e aggressivo che comincia a insultare il pubblico senza alcun riguardo, fino a sporcarlo di sangue agitando teste di veri animali macellati, rischiando la rissa.
Messo in scena al Teatro Marcovaldo di Castellammare di Stabia, a Terre del Fuoco di Napoli, al Wadada di Rimini e alla Taverna degli Squali di Milano Marittima.