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Lo Scugnizzo
L’opera racconta di un ragazzo cresciuto in una delle periferie più degradate dell’area metropolitana di Napoli. Una realtà purtroppo comune a tutti gli adolescenti delle periferie del mondo, costretti a crescere tra povertà, emarginazione e violenza, in un contesto di forte degrado umano, culturale, sociale e ambientale, cui la società e la politica non sono ancora riuscite a dare risposte adeguate.
La necessità, le disastrose condizioni famigliari e di marginalità, la mancanza di opportunità e di alternative concrete lo proiettano da subito nella strada, dove entra a far parte di una gang minorile. Abbandona precocemente la scuola: un’istituzione che purtroppo non è ancora dotata di strumenti idonei ad accogliere e integrare questi adolescenti. Preda della criminalità, come quasi tutti i suoi coetanei, finisce in un carcere minorile dopo una sequela di reati e azioni violente. Lì – anche grazie al sostegno di un educatore dalla forte sensibilità umana e sociale e di persone disposte a credere e a scommettere nella sua volontà di cambiamento – matura una nuova consapevolezza… Cosa che lo porta a riflettere seriamente sulla sua condizione, sulla sua rabbia e sulla sua condotta violenta, fino a raccontarsi e a confessarsi, senza più veli… per portare il messaggio che cambiare è possibile, anche nelle situazioni più difficili; soprattutto quando intervengono il sostegno e la comprensione degli altri e si riesce a coltivare le proprie passioni.
La sua, nonostante la tragicità degli eventi narrati, è una testimonianza coraggiosa e di speranza, e allo stesso tempo un’implorazione rivolta all’intera comunità; affinché tutti possano godere di uguali diritti e istruzione, essere liberi di scegliere e di seguire le proprie passioni per vivere vite degne di essere vissute.
La storia contiene anche elementi biografici dell’autore, cresciuto in un contesto molto simile a quello del protagonista del racconto, che riporta vicende reali, comuni a quasi tutte le famiglie di quei territori. Fatti e vicende che l’autore conosce molto bene, o perché accadute a coetanei, vicini e abitanti della sua zona, o perché vissuti (anche se solo in parte) in prima persona.
Lo Scugnizzo è uno spettacolo emozionante e coinvolgente, di forte impatto e di denuncia sociale; basato su vicende reali; ricco di risvolti, spunti di riflessione e insegnamenti, oltre che di belle musiche, brani di grandi autori e musicisti contemporanei. L’opera viene presentata in anteprima al Teatro Rasi di Ravenna nel 2019 e nel 2020 inclusa nella Rassegna Viso-
Note dell'utore -
In ogni caso si tratta delle reali condizioni di vita di una fetta consistente di popolazione, di famiglie, di bambini, di adolescenti che vivono nelle periferie urbane e non solo. Un problema che riguarda tutti, che investe l’intera comunità, la politica, la Scuola, le istituzioni, l’economia… su cui non si può più restare a guardare.